Il Museo archeologico nazionale di Volcei “Marcello Gigante”
L’esposizione museale presenta i materiali secondo un’ ordine cronologico utilizzandoli come elementi significativi di un racconto dell’evoluzione storica di un territorio che fu abitato, sia pure con dinamiche diverse, senza soluzione di continuità, grazie alla sua posizione di frontiera all’incrocio di percorsi che, sfruttando le vallate fluviali, favorirono il flusso di gentie di culture.
Per la sezione preistorica si è data rilevanza all’inserimento nell’ambiente naturale mentre si è preferita una presentazione di tipo tradizionale, quando i protagonisti da mettere in evidenza erano gli oggetti, primi fra tutti i vasi che con le loro splendide forme e le ricche decorazioni consentono di definire gli aspetti culturali specifici delle comunità che si distribuirono nel territorio tra VII e IV secolo a.C..
Una specifica sezione è dedicata ai contesti funerari del IV sec. a.C. rinvenuti per la maggior parte nella necropoli in località S. Stefano, posta alle pendici nord del colle su cui sorge la città, pertinente ad una sola famiglia gentilizia che gestiva il santuario, individuato nello stesso sito della necropoli.
A Buccino si sono rinvenuti, in più esemplari, vasi firmati dal ceramografo Assteas, che operò a Paestum, tra cui uno splendido cratere, con la parodia del ratto del Palladio da parte di Aiace.
Uno spazio rilevante nell’esposizione occupano la sala da banchetto con lo splendido pavimento a mosaico e il corredo della tomba femminile nota come “Tomba degli ori”, accompagnati da un’ animazione multimediale.
La nascita della città di Volcei sulla collina di Buccino è documentata nella sua evoluzione con una serie di plastici, che offrono la percezione fisica del consolidarsi della forma urbana quale si è conservata fino ai nostri giorni.
Nel grande salone gotico sono esposte statue e iscrizioni pertinenti a diverse fasi di vita della città.